In un periodo storico come quello nel quale stiamo vivendo, l’instabilità economica ha toccato tutti. Grandi e piccole società, privati e semplici dipendenti hanno dovuto fronteggiare la crisi economica, trovandosi talvolta a prendere decisioni drastiche. Per fronteggiare questa situazione è stata istituita la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego gestita dall’INPS e promossa per coloro che ne hanno più bisogno. Questa è nota come Naspi.
Naspi: di che cosa si tratta e a chi è destinata
Letteralmente Naspi significa “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego” e non è altro che un’indennità mensile di disoccupazione creata per offrire sostegno economico alle persone che non detengono un lavoro. Si tratta, quindi, di un aiuto economico mensile dedicato in particolare a lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perso involontariamente la propria occupazione.
Per l’ottenimento della Naspi è necessario compilare una domanda e inoltrarla all’INPS. Le categorie a cui è aperta sono diverse: i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti e i dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato; i soci lavoratori di cooperativa con rapporto di lavoro in forma subordinata e il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato.
L’erogazione dell’assicurazione è sempre subordinata alla partecipazione alle iniziative che rientrano tra le Politiche attive del lavoro. Queste ultime hanno l’obiettivo di supportare il disoccupato nella ricerca di un impiego e di reinserirlo nel mondo del lavoro.
Come calcolare la Naspi
Per calcolare l’indennità di disoccupazione ci si basa sulla retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni, divisa per il totale delle settimane di contribuzione e moltiplicata per il coefficiente numerico 4,33.
Da questo calcolo, se si ottiene un valore inferiore a 1227,55, ovvero l’importo di riferimento per il 2021, il lavoratore ha diritto a un’indennità Naspi pari al 75% della retribuzione mensile media. Invece, nel caso in cui si ottenga un valore superiore a 1227,55 la prestazione si deve calcolare sommando al 75% il 25% della differenza che si ottiene tra la propria retribuzione mensile e il valore 1227,55.
Si tenga conto che le persone che rientrano tra le categorie beneficiarie della Naspi non possono percepire un importo maggiore a 1335,40 Euro mensili. Trascorsi quattro mesi dalla fruizione dell’agevolazione, quest’ultima perde il 3% del suo valore per ogni mensilità percepita.
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